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Biografia di un bandito
Giuseppe Musolino di fronte alla psichiatria ed alla sociologia
E. Morselli - S. De Sanctis
Fratelli Treves Editori Milano, 1902, pagine 424

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   4.1 GIUSEPPE MUSOLINO.
   la rozzezza delle classi popolari, gli errori e la pusillanimità delle classi dirigenti, hanno circondata la sanguinosa figura del bandito. Per raggiungere questo scopo ci sembra che potrebbe bastare la semplice enumerazione dei suoi delitti !
   Ma poiché il cómpifo, che ci siamo prefissi, è quello di ricostruire in tutta la sua realtà obbiettiva la personalità di Giuseppe Musolino per meglio apprezzarne le gesta coi criterii della psichiatria e della sociologia moderne, così dovremo premettere uno schizzo biografico: e lo faremo il più brevemente possibile. Per tale ricostruzione sommaria, ma esatta, della vita di Musolino, noi ci siamo trovati in-condizioni di gran lunga superiori a quelle dei suoi antecedenti biografi e di tutti coloro che, valendosi di notizie bene spesso false o frammentarie, hanno voluto esprimere su di lui giudizi psicologici. Nella nostra qualità di periti alienisti per il processo alle Assise di Lucca (17 aprile - 8 giugno' 1902) abbiamo avuto a nostra disposizione un numero cospicuo di documenti ufficiali, che ci hanno permesso di conoscere 'esattamente, per la prima volta, la :carriera criminale del bandito.
   Nò abbiamo creduto di -venir meno.ai metodi di indagine scientifica, servendoci anche di quelle notizie che la pubblica stampa, bene informata in proposito, ci forniva sul Musolino latitante. Abili giornalisti come Adolfo Rossi (1), valorosi alienisti come Silvio Venturi (2), meritano che l'opera loro sia apprezzata, e utilizzata con criterii più larghi e moderni di quanto pretenda prescrivere 1* ortodossismo scolastico imperante in certe sfere scientifiche. La conoscenza dell'uomo e.
   (1) Veggasi di A. Kossi la bellissima inchiesta personale: Nel regno di Musolino, sali' Adriatico „, nella primavera del 1901.
   (2) Dell'insigne e compianto alienista veneto, direttore per molti anni del manicomio di Catanzaro, conoscitore profondo della Calabria, veg-gansi gli articoli pubblicati sul Corriere della Sera,,, nel febbraio-settembre 1901.