Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

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      384 STORIA FIORENTINAoltra; ma eglino , co1 quali era il vescovo de' Soderini, Baccio Valori , Anlon Francesco degli Albizzi, messer Iacopo Girolami e alcuni altri fuorusciti, nonostante alcuna delle sopraddette cagioni entrarono in Firenze sonata l'ave maria per la porta a San Niccolò agli ventuno di gennaio, incontrati e accompagnati dal signor Cosimo e da tutto il popolo di Firenze in guisa, che dalla porta a San Niccolò insino alla casa de* Salviati, erano tutte le strade calcate, e sempre si gridò palle, palle, cosa che essi non arebbono voluto. Alla porla furono cerchi diligentemente tutti i cortigiani e familiari loro, e poco appresso messer Gabbriello Cesano, il quale stava con Salviati, fu, non s' accorgendo egli da chi, incapperucciato (1), e minacciato che alla prima parola o atto che facesse, 1' arebbono con duo pugnali, che gli avevano messi alla gola , subitamente scannato : fu condotto dopo un lungo aggiramento nella fortezza, e con grandissime minacce dal signor Alessandro e da ser Maurizio tritamente, ma senza alcun martorio, di tutto quello che mai aveva in tutta la vita sua o detto o fatto, disaminato. Non mi è nascoso che questa fu una giostra, come si dice, fattagli per burla da Giorno, con saputa e consentimento del signor Cosimo : ma egli che n' uscì mezzo morto e tutto smarrito dalla paura, ha detto sempre e dice che ella fu più che da vero, nè mai ha potuto sgozzarla: e per non tacere il vero, oltreché quello non era tempo di volere il giuoco di persona, le ingiurie che si cominciano per ischerzo, sogliono molte volte riuscir da corruccio.
      La mattina seguente non era appena di, che intorno alla casa del cardinal Salviati, dal canto de' Pazzi infino alla Vergine Maria degli Albe-righi , era pieno di popolo ogni cosa ; ma il giorno s' attese più ad andare in qua e 'n là, e visitare ora questo cardinale ed ora quell'altro chea negoziare. L'altro giorno i fuorusciti , e per l'essere stali cercati così diligentemente alla porta , e per essersi gridato palle, palle, e per la presura del Cesano, e per un bando che fece mandare il signore Alessandro, che tutti gli usci donde egli doveva passare, dalla cittadella fino al Palazzo de' Medici, dovessero stare aperti, avendo egli messo in su tutti i canti soldati, i quali dintorno a gran fuochi gli guardavano, e soprattutto perchè conoscevano d'essere osservati cosi di dì come di notte, cominciarono a insospettire e star di malissima voglia : e di vero i soldati osservavano non solamente i fuorusciti, ma tutti quei cittadini che andavano non pure a desinare o cenar con alcuno dei cardinali o
      (4) Incappucciato, camuffato, da incapperucciare. Lat. caput obvolvere. Vedi la Crusca, che cita appunto questo passo con un altro del Redi.
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Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

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