I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      DELLE ARTI MAGGIORI IN FIRENZE
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      raffinò moltissimo la lavorazione, e si fecero venire le lane più fini di Tunisi, Barberia, Spagna, Portogallo, Fiandra, e finalmente anche dell'Inghilterra. Cosi s'apri un commercio vastissimo, e s'accumularono tali ricchezze, che l'Arte della lana emulò e vinse perfino quella di Calimala. Esse divennero come due grandi potenze commerciali in Europa, e ciò che avevano una volta deliberato in Firenze, la Repubblica non osava contrastarlo.1
      Giovanni Villani, nella preziosa statistica, che ci ha lasciato di Firenze nell'anno 1B38, dice che le botteghe della lana erano duecento o più, e facevano da 70 ad 80 mila panni del valore d' un milione e duecento mila fiorini, di cui « bene il terzo rimaneva nella terra per ovraggio, senza « il guadagno de' lanaiuoli del detto ovraggio, e viveanne « più di trentamila persone ». L'incremento dell'industria s'era ottenuto assai più col perfezionare la mano d'opera, che coll'aumentare la quantità della produzione. Lo stesso Villani osserva che, trenta anni prima, cioè nel 1308, il numero delle botteghe era maggiore, arrivando esse fino a 300, che facevano 100,000 panni : « ma erano più grossi e della « metà valuta, perocché allora non ci entrava e non sapevano lavorare lana d'Inghilterra, come hanno fatto poi ».2 Cosi è chiaro, che il primo progresso dell'arte, cominciato nel secolo xiii per opera degli Umiliati, si compiè nel xiv per V introduzione delle lane inglesi.
      Nello stesso anno 1338 l'Arte di Calimala aveva in Firenze venti. fondachi, «che facevano venire per anno più « di dieci mila panni, di valuta di trecento migliaia di fiorini, che tutti si vendevano in Firenze, senza quelli che « si mandavano fuori di Firenze ».3 La perizia raggiunta da quest'Arte nel raffinare e colorire era grandissima, massime nel dare la tinta ai panni rosati, de' quali si faceva in Firenze larghissimo uso, perché di esso soleva formarsi il lucco fiorentino, che doveva esser portato da cliiun-
      1 pagnini, Della Decima, Ibidem.
      2 Villani, Lib. XI, cap. 94.
      3 Ibidem.


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Primo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1898 pagine 317

   

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