La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
18 ' LIBRO QUARTOEzzelino signore del Padovano, il papa dal re Enzo, e i Genovesi da Oberto Pelavicino nella Lunigiana, e dal marchese Lancia nel Monferrato. Pericolava già la Liguria, quando il volubile principe sospese le ostilità per domandare un'altra ambasceria. Fu nel consiglio chi non volea mandarla; ma vinsero i più, e vincendo elessero ambasciatori pieghevoli com'essL
Giunti coloro al campo imperiale, fu lor dichiarato che non impetrerebbono udienza, se non pigliavano anzi tratto un giuramento di fedeltà. Spiegossi non essere questo se non l'atto d'ossequio che Federigo I aveva un dì ricevuto, e che ogni persona e potentato cristiano rendeva senz'avvilimento e pregiudizio a'due luminaci della cristianità, imperatore e papa. 0 che gli ambasciatori tenessero questa stessa opinione, o che sperassero con lusinghevole formalità rimuovere i mali soprastanti alla lor patria, certo è che giurarono a modo di Federigo (l); la qual cosa ottenuta, ei li colmò d'onori. Ma non erano ancora a Genova, che sopragiunsero due commessari chiedendo un secondo giuramento di vassallaggio, e allegando in iscritto, come tutte le republiche e tutti i principi italiani dovevano esser ligi e vassalli del loro signore. Che se la Repubblica genovese osasse negarlo, nulla monterebbe il già fatto, gli eserciti imperiali entrerebbono nel suo territorio; ed entrati una volta, il dado saria tratto per sempre.
(I) È da notarsi che la storia antica ha un simile fatto di certi ambasciatori ateniesi} i quali mandati a far lega con Dario re de* Persiani, consentirono a dargli la terra e l'acqua, forinole d'omaggio in quelle contrade. V. Erodof., lil>. IV.
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