La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
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infine tutte le guerre e le dissensioni de'suoi tempi o fomentate o sostenute acremente, tali erano le sue aderenze e i primi esercizi; l'indole sua era amar sè, di poi la sua casa, in ultimo e di grande intervallo la patria. Corrisposero a queste cagioni gli effetti. Fe'decretare la dignità di capitan generale a imitazione degli Aragonesi, e di quella onorò Battista suo secondo fratello; a un altro che avea nome Spineta, conferì la poteste-ria di Savona, mandò Abramo governatore nel regno di Corsica, e Bartolomeo a Famagosta. Nel medesimo tempo indusse Giorgio Adorno a partire per CafFa; acconsentì otto caracche e otto galee al re di Francia, il quale per questo soccorso lo riconobbe doge, e tanto operò che molti de'suoi avversari s'imbarcarono in quello stuolo. Promosse inoltre il lusso che anche represso trabocca; di guisa che in un solenne festino si numerarono più di settecento dame così nobili come popolari, vestite di drappi d'oro e cariche di brillanti. E siccome si va agevolmente al peggio, così lo sfoggiare d'allora superò a gran pezza le gale usitate avanti il celebre assedio de'Ghibellini. Un poeta l1) d'Asti che entrato in città la domenica, s'avvenne nel pubblico passeggio, espresse in facili versi latini la maraviglia che lo colpì. Gli uomini qualificati gli parvero tanti senatori romani ornati di porpora, e le donne tante Veneri col cinto gemmato, cui Nestore e Priamo si darebbon per vinti. A ragion gli dispiacquero certe vitelle, vagamente assise a'balconi delle lor
(I) Anlonii Astcaan. Carmen, C. Vili, 'X.
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