La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
• 190 LIBRO SESTOsotto il governo di Maurizio Cattaneo suo podestà tre galee cariche di farina, di vino, d'olio, di erbaggi freschi, con ufiziali, soldati e marinari eccellenti. I venti si opposero al loro viaggio, finché la città non fu rinserrata da ogni lato. Inoltratesi nella Propontide in compagnia di una galea greca, si videro a fronte un centinajo di legni turchi schierati da lido a lido in tre file avanti la bocca del Bosforo. Questi ostacoli non le ritennero. Ignoto ci è Pordine del loro assalto; forse si spinsero l'una dopo l'altra con una barca incendiaria dinanzi, come già fece Fregoso nel-l'uscire di Bonifacio; forse armarono i due fianchi d'artiglieria, disposizione non ancor veduta da' Turchi. Comunque fosse la cosa, certo passarono la prima schiera, dipoi la seconda. A un tratto la nave greca corse gran rischio, ma gli altri legni la salvarono. Più volte Maometto grida alle sue navi ferocissimi ordini, che l'indocile elemento deride; più volte sprona il cavallo nel mare, quasi raggiugnere voglia i nemici, e ben per poco non si sommerge. Tutto invano! Dodicimila cadaveri turchi piombano nel Bosforo; l'ultima fila delle navi ottomane si disgiunge, e sollevata al noto segnale la ferrea catena, il soccorso di Scio entra illeso nel porto imperiale. Non ardirebbe immaginare un poeta ciò che la storia imparziale ci attesta.
Dopo quest'onta, Maometto parve pensoso di continuare nell' oppugnazione, o rimandarla a tempo più opportuno. Difficilmente si supera dal solo fianco terrestre una città marittima; e come introdursi in un porto la bocca del quale è chiù-
'
| |
Maurizio Cattaneo Propontide Bosforo Pordine Fregoso Bonifacio Turchi Maometto Bosforo Scio Maometto
|
