I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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— Ma quando si parte?'
— Appena le vostre forze lo permetteranno.
— Allora domani.
— Che ne dite, signore? chiese la marchesa al medico, che, entrato come intimo della famiglia senza farsi annunziare, sapeva già di che si trattava. t
— Domani è impossibile. Sentiamo il polso....
— E così?
— Fra una settimana.
— Davvero ? sclamò Roberto.
Poi si fe' mesto, e soggiunse :
— JE mia madre ?
— Le scriverete dalla Toscana. Credete forse che non vi abbia amici come a Torino? Spedirò a Firenze le vostre lettere; qualcunos'incaricherà di rinviarle sollecitamente all'indirizzo della contessa.
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Non vi prendete pensiero di ciò. Posso accertarvi che vostra madre non istette mai cosi bene di salute come adesso.... Patto fatto dunque, andrete in Toscana.
-r- Solo ?
— E potete neppur supporlo?
Ortensia gli tese la mano con uno di quegli sguardi, che rivelano- un mondo di voluttà sconosciute e supreme.
Quindici giorni dopo, al primo romper dell'alba, un pesante carrozzone da viaggio sostò davanti al portone del palazzo Fabiani. Poco stante, il portinaio uscì correndo dal suo stanzino e, abbassata la predella, tenne aperto, inchinandosi, lo sportello della vettura.
vIl conte, sorretto da Ortensia, vi salì pel primo.
— Biagio, disse la marchesa volgendosi al portinaio, mentre raceoglievasi attorno la veste per posare il piede sul montatoio, bada bene.... chiunque venisse.... a Lugano, hai capito?
Il portinaio trinciò uijia profonda riverenza, rialzò la predella e rabbattè lo sportello.
— Avanti, Pietro. tLe ruote del massiccio veicolo cigolarono sul loro asse, svegliando l'eco addormentata della contrada.
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (231/568)
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Roberto Toscana Torino Firenze Toscana Fabiani Ortensia Lugano Pietro Toscana
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