I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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E ce ne ha delle altre a cui si pensa spesso, aggiunse maliziosamente don Filippo.
Per esempio?
Non serve che mi spieghi — mi avete capito. Eccolo il fiuta-misteri, gridò Reginaldo. — À proposito, mi fate sovvenire un discorso che tenemmo alla bisca....
Siete stati dal Guglielmi, stasera? Se ne dubita?
C'era anche il Fabiani? •
Lui e il Marinelli. Ha giuocato? E ha perduto. Quanto?
Diecimila lire'circa.
Circa? dite diecimila che direte bene , osservò Reginaldo.
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Le ha vinte il Marinelli ? Si sa.
Ma come?... tutte lui.... è impossibile. Gran che ! barando le earte si fa presto.... Non è vero.... calunnie, interruppe Reginaldo, allucinazioni di giuocatore.... Protestp che il mazzo V ho fatto io, e che le carte non erano segnate....
E la crocetta rossa sul fante, dove la lasciate?,.. E quella sul sette ? E quella sull' asso ?
Un caso.... qualche macchietta di colore rimasta nell'impron-
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tarle.
Baie! Erano ventiquattro, e tutte segnate. Allucinazioni, vi replico. Il Fabiani era fuor di se, mezzo pazzo. Aveva bruciato l'ultima sua cartuccia—'quindici napoleoui scommetto che non gliene restano altrettanti per vivere.
Ed ecco perchè si batte col Marinelli — una buona stoccata lo mette al saldo d' ogni suo debito.
Si batte, avete detto ? chiese con viva ansietà don Luigi. Certo. •
E il Marinelli ha accettato? Il barone Ettore Marinelli -—• annunziò il servitore. II Yelasquez gli mosse incontro. É vero ciò che sento, barone ?
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (451/568)
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