Storia di Milano di Pietro Verri
l8o STORIA DI MILANOvestiture.come per Io passalo. Ciò fatto; ei lo pose in libertà, e da esso fu incoronato imperatore nella Basilica Vaticana il giorno i3 di aprile nn, Per questa zuffa ne dovettero soffrire anche i Milanesi, de' quali varj ne perirono, e fra gli altri
Ottono Visconti: Otho autem Mediolanensis Vi-cccomcs cum multis pugnatoribus ejusdem Regis in ipsa strage corruit in mortem amarissimam ho-minibus diligentibus civitatem Mediolanensem et Ecclesiam ( i ). Questo Ottone è forse lo etesso reso immortalo dai due versi del Tasso:
O '1 forte Otton che conquistò lo scudo,
Iu cui dall'angue esci4 il fanciullo ignudo (2).
V imperatore Enrico IV, che aveva degradato suo padre per aver sostenuto le investiture de' vescovati, non solamente le sostenne ei medesimo, ma colla forza sulla persona istessa del sommoPontefice se le fece accordare. Nella costituzione
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ciie avevano presa le città italiche, non vi rimaneva più altra dignità che potesse conferire l'Imperatore, se rinunziava alle investiture; e il titolo di Re d'Italia, già diventato sinonimo di protettore piuttosto che sovrano, sarebbe stato colla rinunzia ridotto a una mera parola insignificante; come vi si ridusse in fatti undici anni dopo colla cessione che ne fece. I Milanesi frattanto, inquieti, avvezzi alle fazioni, diretti da magistrati, la nuova autorità de' quali era incerta ; mancanti d'un sistema civile che organizzasse la città, privi d'un regolamento che assicurasse la vita e le sostanze del cittadino, avevano ottenuto piuttosto una turbolente indipendenza, anzi che la libertà. Convien dire che allora o non vi fosse uomo ca-
(i> Lnudulpli. Junior, cap. 18.
(2) Gerusalemme liberata , cauto I, si. 53.
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Storia di Milano
Tomo Primo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1824
pagine 585 |
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Pagina (198/609)
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