Storia di Milano di Pietro Verri
402 storia di milanonera, onde intraprese in suo nome il regime di quella vasta monarchia Caterina de' Medici, sua madre e tutrice. «set Volle il sommo pontefice Pio IV nel principio del i56i dare una nuova pubblica dimostranza di stima e di amore per Milano sua patria , col mandare in dono a questa chiesa maggiore un maraviglioso tabernacolo, tutto di bronzo dorato e di squisito travaglio; Opera} dice il Bugati (i), di basso e intiero rilievo d'Aurelio da Carate terra del Milanese, ma fatto in Roma. Memore però il Pontefice della unanime risoluzione stabilitasi nel Conclave, in cui seguì l'esaltazione sua, e firmata con giuramento (risoluzione che farà sempre onore sommo presso le future età a quel sacro sublime consesso, in vigor della quale chiunque fosse eletto papa obbligavasi a riaprire senza dilazione il concilio generale già principiato in Trento ), Pio IV, a sommossa sicuramente dello zelantissimo nipote Carlo Borromeo, rivolse a questo per tutta la Cristianità rilevantissimo oggetto, tutte le cure ed i pensieri. Laonde dopo di averne nel dì 29 di novembre dell' anno precedente con sua bolla intimato il suddetto riaprimento nella città stessa dove ebbe il suo principio, da eseguirsi in quest'anno nel giorno di Pasqua, trascelse cinque legati, affine di presiedere al medesimo. Le circostanze nondimeno de' tempi costrinsero que' prelati a differire la prima sessione fino all' anno seguente i56a i562. In fatti si tenne essa il giorno 18 di gen-najo con numerosissimo intervento di cardinali, arcivescovi, prelati, teologi, principi ed oratori de' sovranij fra i quali degni sono, rispetto alla nostra storia, che sieno rammemorati i vescovi Ioni-
iSton Univ. lib. Vili, pag. 1040.
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1835
pagine 503 |
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Pagina (414/516)
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