Storia di Torino di Luigi Cibrario
CAPO SIÌSTO
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deputale alla riscossione. Convennero i tre siali nel 1509, 1514, 1518 a Torino. Nel 1522, a Vigono, in occasione del primo giocondo arrivo della bella ed altiera duchessa Beatrice di Portogallo; nel 1550 a Torino, quando il duca e la duchessa dovean recarsi a Bologna per Pincoronazione di Carlo Quinto; nel 1555 finalmente di nuovo a Torino. Ed importa d'osservare che non erano quelli gli stali generali della monarchia, ma i soli tre stati della patria cismontana, cioè del Piemonte e dei paesi di nuovo aggregati, esclusa la valle d' Aosta che avea una costuma speciale, e sue particolari adunanze di stati.
La prima cura de'Francesi, poiché furono padroni di Torino, fu d'afforzar la città sicché potesse resistere ad un assedio che prevedevano imminente. Epperciò cominciarono dall'atterrarc i quattro ampi sobborghi che si stendevano fuor delle porte, e che, insigni per chiese e monasterii, abbondanti di popolo e d'edifìzii, formavano quasi un'altra città. Poi costrussero bastioni, aggiunsero nuove opere di difesa alle già esistenti, sicché, giungendo poco dopo appiè delle mura il duca di Savoia e Antonio di Leyva con un esercito, la città si trovò forte abbastanza da poter resistere, finché la sconsigliata spe-dizion di Provenza di Carlo Quinto li obbligò a levar l'assedio.
Con non minore felicità sfuggì Torino alla sorpresa tentata il 26 di luglio del 1557 dal capitanoVoi. i
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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 531 |
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Pagina (313/531)
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