Storia di Torino di Luigi Cibrario
DO CU Al li N 11
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S. A. 15. intorniata della servitù resa dal marito della vedova supplicante, e commiscrando al povero sìato della medesima, manda all'uffizio generale del soldo di far gioire alla supplicante suddetta di due razioni di pane (1) al giorno, sua vita naturai durante.
Torino, li 26 gennaio 1707.
Sottoscritto: Di Cavoiietto, Referendario
d'ordine di S. À. II.
(1) Questa povera rimunerazione, che ritrae della semplicità de1 tempi, non fu la sola che ricevesse la famiglia del Micca; la quale ogni volta che ebbe ricorso alla munificenza Sovrana, ottenne abbondanti sussidii. L'ultimo dell' agnazione dell'eroe piemontese morì, or son pochi anni, distinto con grado militare, e con soldo corrispondente dal re Carlo Felice. Non potendosi rimunerare la persona del Micca, si può dire che i sovrani ne pigliarono in perpetua ed efficace protezione la famiglia. Non nego che più bella e più degna opera sarebbe stata educare il figliuolo di Pietro Micca; somministrargli il mezzo di portar con onore il gran nome del padre.
imperocché, chi più nobile del Micca ?.....Molti nascono nobili, ma pochimuoiono nobili. E nobili come Pietro Micca, quanti?.....
FINE DEI DOCUMENTI.
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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 531 |
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Pagina (521/531)
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