Storia di Torino di Luigi Cibrario
capo qll.nto
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Nondimeno queste difficoltà furono superateonde in novembre dell' anno medesimo entrarono i Serviti in possesso della chiesa
enon essendovi convento
albergavano come potevano negli anditi laterali. Sul finir dell' inverno giunse a Torino il padre Puricelli
generale dell'ordinerecando il capo di S. Mario
e denari per cominciar la fabbrica. Frattanto venne a morte il controller generale Chirolo
che avea due fratelli Serviti
e professava particolar divozione a quell'ordinee lasciò ogni suo avere alla fabbrica del convento.
Già fin dai tempi d'Emmanuele Filiberto l'ordine dei Servi era stato introdotto in Torino
in persona di frate Giambattista Migliavacca d' Asti
che fu lettore di metafisica nelle università di Mondovì e di Torino
ed a cui si era data ad uffiziare la chiesa di S. Benigno
attigua al palazzo di città
col titolo di priorato. Ma non vi fu mai convento
- ed in termine di pochi anni quella chiesa fu aggregata alla casa del comunee ridotta ad usi profani.
L'epoca pertanto del vero stabilimento de'Serviti a Torino è il 1655.
Nella chiesa di S. Salvario la tavola dell'aitar maggiore di S. Salvatore
S. Valentino e Sta Cristina è del cavaliere Francesco Cayro.
Il quadro dell'altare di S. Pellegrino si crede del Bassano.
La statua della Madonna Addolorata è del priore
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (89/781)
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Serviti Torino Puricelli S. Mario Chirolo Serviti Emmanuele Filiberto Servi Torino Giambattista Migliavacca Asti Mondovì Torino S. Benigno Serviti Torino S. Salvario S. Salvatore Valentino Sta Cristina Francesco Cayro S. Pellegrino Bassano Madonna Addolorata Mario Serviti Salvatore
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