Storia di Torino di Luigi Cibrario
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unito secondoIn settembre del 1001 si trasferì supplichevole al santuario di Vico per guadagnar le indulgenze dell'anno santo.
In marzo del 1706
essendo vicino l'assedio della città
facea voto di recarsi a N. S. d'Oropa
quando piacesse a Dio di liberar la capitale dall'assediolo Stato dalla guerra. Adempiva tal voto in settembre del 1717
offerendo a quel santuario un ricco para-mentale di broccato d'oro su fondo bianco.
Nel 1700 e nel 1725
in seguito ad invito della arciconfraternita delle Sagre stimmate di San Francesco
andò a Roma
passando per Bologna e Loreto
dove offerì un ricco paramentale di broccato d'oro. La prima parte del viaggio sino a Bologna fu per barca. Spendevano i confratelli parte del tempo nel cantare i divini uffizi. Le confraternite de' paesi posti lungo il Po li salutavano collo sparo de'mortaicon fuochi artificiali
con luminarie. E venuta la notteli raccettavano allegramente nelle loro case. Era una l'està continua. Pervenuti a Roma
tutti in abito uniformecogli scudi d'argento in petto
col sacco nuovoe non
come spesso accadescolorilo
si faceva loro incontro l'arciconfratornita delle Sagre stimmate di San Francesco in numero di seicentofra cui molti principi e cavalieri
i quali inginocchiatisi li salu-lavan dicendo: Ben venuti cari fratellila pace sia con voi e San Francesco. Al qual saluto rispondeano i nostri: Sit nomen Domini benedielum. Poi rialzatisi.
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (196/781)
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