Storia di Torino di Luigi Cibrario
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LUt 110 SECONDOquesta sala una tavola di straordinaria dimensione del cavaliere Giambattista Biscarra
mostra il re Carlo Alberto nell' atto di consegnar il Codice civile ai magistrati del Senato e della Camera. Non v'era forse soggetto più ribelle che questo ai concetti dell'arte ; quella quantità di toghe rosse e nered'abiti uniformi militari e civili
collocati non secondo il desiderio dell'artema secondo il rigore del cerimoniale
faceva grande ostacolo al comporlo e al dipingerlo bene. Si aggiunga che le figure doveanoper quanto è possibile
esser ritrattio almeno ricordar le fattezze di chi s'intendea rappresentare. Molto difficoltà superò felicemente il Biscarra
il cui gran quadro storico
è offerta generosa del chiaro artista
è un servigio reso alla patria. L' edificio di cui parliamod'un aspetto assai maestoso
nobilitanon v'ha dubbio
la capitale. Ma ne scema molto il valore il non esser condotto che a poco più della metà
l'abbracciarsi che fa colle carceri e. il travedersiin mezzo alle colonne ed ai pilastri del suo stupendo vestibolo e dell'ala sottostante al suo spazioso terrazzo
la torre infame della tortura c le camere degli sgherri e le inferriate de'carcerati e l'andito della cappella dei condannati all'estremo supplizio; chiamato da noi confortatorio e altrove cappella dell'anima.
Continuando la strada che di bel nuovo si fa irregolare ed angustavediamo a manca un avanzo di forino
qual era in gran parte ne' primi anni del
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (244/781)
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Giambattista Biscarra Carlo Alberto Codice Senato Camera Biscarra
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