Storia di Torino di Luigi Cibrario
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libro secondoquattro navate con archi gotici e quattordici altari. L'aitar maggiore era nella seconda procedendo da penente a levante. Delle duo altre navate la più orientale occupava parte del suolo della presente strada d'Italia
resa ancor più angusta dal cimitero che vi si protendeva. Ma dalla visita apostolica di monsignor Sarcina
risulta che nel 1584 tre sole erano le navate della chiesa (2).
Sul finir del secolo xv la chiesa di San Domenico era ancora a soffittocome lo sono tuttodì varie chiese antiche di Roma e d'altre città Italiane. Cominciò nel 1497 a costrursi la vòlta. Tommaso Gor-zano
i signori Scaravelli
la città ed altri benefattori concorsero a compier l'opera.
La cappella del Rosario fu rifatta ne'primi anni del secolo xvii. 11 3 d'ottobre del 1610
giorno della festa di Nostra Signora del Rosario
venne dopo il vespro Carlo Emmanuele i co'principi suoi figliuoliVittorio Amedeo
il cardinale Maurizio
il principe Tommaso
ed accompagnò la processione. Al ritorno della medesima si trovarono nella cappella le serenissime infanti donna Maria e donna Catterina
le quali comandarono al padre Dossena loro confessore di scriverle nella compagnia del Rosario (3).
Addì 51 ottobre 1762 il fuoco divorò la casa che si trova dietro la cappella del Rosario e s'appiccò alla chiesasicché si giunse appena a tempo a staccare il quadro prezioso del Guercino che già sentiva
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (254/781)
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