Storia di Torino di Luigi Cibrario
(ili)
I.IIIKO QUINTO
31 dì maggioe 1° giugno dell'anno seguente
nella qual occasione S. E. il cavaliere Provana di Collegllo oostrusse l'altare marmoreo nella cappella del nuovo Beato; il canonico prevosto Enrico Rullino di Gat-tiera die' lì urnain cui «i collocò d benedetto suo corpo; il padre Girò della stessa congregazione del P Oratorio
sopperì a parte della spesa pel quadroche fu allogato ad un egregio pittor nazionale.
Frattanto la congregazionecon aiuti [lati dal Re e dalla Città
e col dono spontaneo di 'ire 3o[m.
fatto dal banchiere cavaliere Cotta
continuò l'opera della faccialache la pubblica tiepidezza lasua ancora incompiuta; e costrusse al nord della chiesa una nuova grandiosa sagrestia; regolando tutti questi lavori il cavaliere professore Talucchi
gratuitamentecome ha sempre fatto quando fu richiesto di disegni o di direzione per pubblio edilizi
L'aitar maggiore di questa chiesamaestoso sopra molti dei più belli d'Ilalia
e ricco di marmic frutto della pietà d' Emmanuel Filiberto
principe di Carignano
che vi facea lavorare negb ultimi anni del secolo xvn ; si terminò nel 1703. La gran tavola raffigurante Maria Vergine col Bambino
S. Giovami' Battista
Sant'Eusebio
.1 beato Amedeo
la beata Margarita di Savoia
ò opera di Carlo Maratta
nobile e grazioso pittoreche solo a' suoi tempi sostenne l'onor dell arte a Roma. Le statue in legno sono di Carlo Plura. Lavori di mirabile
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (606/781)
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