La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      III.
      La via di Napoleone — Un altro tentativo austriaco sul basso Isonzo — Il battaglione degli specialisti pei gas-asfissianti — La conquista del Monte Ci-mone — La scalata alle rocce — I baluardi di Gorizia cadono — La meravigliosa preparazione — L'Isonzo attraversato a guado — Nelle vie della città conquistata — La fuga del nemico — L'enorme bottino di guerra — Gorizia italiana.
      Il secondo anno di guerra iniziatosi con un insuccesso delle nostre armi che, a detta dei competenti militari e di coloro che conoscevano il nostro fronte, si poteva evitare, si chiudeva dunque con le prime fasi di una grande e vittoriosa offensiva. Durante questi dodici mesi si era compiuto uno dei fatti più importanti della nostra guerra : la presa di Gorizia a cui il nostro Comando Supremo mirava da lungo tempo e verso la quale aveva concentrato tutti i suoi sforzi in' lente, pazienti, diffìcili azioni coordinate per smantellare e impossessarsi gradatamente di tutte le posizioni, innumerevoli e formidabili, entro le quali la sospirata città stava nella piena e giustificata sicurezza di essere inespugnabile.
      Al pubblico che attendeva la notizia della caduta della piazza forte quasi nei primi giorni della nostra avanzata, lusingato anche dagli stessi giornali i di cui corrispondenti di guerra avevano fatto sperare troppo presto l'imminente conquista non solo di Gorizia, ma anche di Trieste, parve assai lungo il tempo impiegato per snidare il nemico dalla bella e forte cittadina friulana, ma chi conosceva quale cerchio di ferro la custodiva, chi sapeva come la stessa natura, oltre che la sapiente mano dell'uomo avesse creato a baluardo della piazza forte aspre ed alte montagne, sentinelle avanzate la di cui vigilanza era follia sperare di deludere, chi praticamente calcolava di quali forze e di quali mezzi si sarebbe dovuto disporre per superare simili ostacoli e quante di queste forze e di questi mezzi avrebbero dovuto essere sacrificati per raggiungere una problematica meta, non solo non si stupì della lentezza delle operazioni, ma considerò un miracolo la vittoria pagata, come vedremo, forse
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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