Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GVERRÀ D'ITALIAsulla determinazione del futuro assetto europeo in modo che sia attuato il principio di nazionalità e vengano eliminati, quanto più possibile, i motivi di futuri conflitti. -
« Le tre Direzioni hanno provveduto, mediante la nomina di una Commissione esecutiva, al coordinamento ed alla direzione di tale movimento da svolgere a mezzo delle rispettive sezioni, le quali dovranno avere di mira di promuovere il rinvigorimento della coscienza nazionale, la diffusione della coscienza dei più gravi problemi della situazione presente, allo scopo di preparare lo spirito pubblico ad ogni necessario sacrificio. »
Gli effetti della propaganda intrapresa non tardarono a manifestarsi in tutta l'Italia, che fu percorsa da oratori e propagandisti. PeT il partito radicale fu notevole l'azione di Gino Bandini, Guido Cavaglieli, Luigi Perona, G. Persico, R. Serrao, G. Bruccoleri, e degli on. Di Cesarò, Fera. Mosti, De Viti De MaTco, Gaspa-rotto, Salvagnini, Lapegna, Magliano, Marri, Guerci, Giampietro, Scalori, Rampoldi ed altri.
Perdurando tuttavia nell'opinione pubblica le incertezze, ed apparendo segni di dubbia condotta anche in alcuni dei membri del Parlamento, la Direzione Centrale del Partito radicale dichiarava il 24 gennaio 1915:
« La Direzione Centrale del Partito radicale italiano, più che mai persuasa nella presente situazione politica che la partecipazione dell'Italia al conflitto europeo sia indispensabile per il soddisfacimento delle sue aspirazioni e per la tutela dei suoi interessi, . riafferma che in quest'ora il partito così nel paese come nel Parlamento debba subordinare ogni azione di parte all'esclusivo conseguimento delle supreme finalità nazionali, non aderendo a che si risollevino competizioni parlamentari, le quali distraggano i partiti democratici dal nobile scopo che si sono prefissi e clhe vogliono raggiungere. »
L'azione del partito nel paese si fece sempre più intensa, Le sezioni furono spinte a nuova attività dalla
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