Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA CALATA DEI PROSSENETI
      È evidente che in tale condizione di cose la Germania debba aver fatto comprendere al governo austriaco la necessità di passare in seconda linea nelle trattative diplomatiche, lasciando che l'indirizzo venisse dato da Berlino. E a Vienna si acconciarono a questa parte forzatamente passiva, limitando per quanto possibile la propria azione.
      Tuttavia, come si è detto, l'Austria fece per proprio conto qualche misurato tentativo, specialmente nei primi tempi, quando l'ostilità dell'opinione pubblica i-taliana non s'era ancora così apertamente dichiarata.
      A quél periodo risalgono le voci, non prive di fondamento. di qualche misterioso viaggio di personaggi austriaci a Roma, e di lettere autografe inviate da Francesco Giuseppe. E certamente non senza la spinta del governo austriaco avvenne la gita in Italia del duca d'A-varna, che nei lunghi anni della sua permanenza a Vienna s'era accattivato la fiducia della Corte e delle sfere dirigenti.
      Ma un passo più aperto e più deciso, compiuto dal governo austriaco per cercar di crearsi una miglior base in Italia, fu i'1 cambio nel titolare dell'ambasciata a Roma.
      Il richiamo dell'ambasciatore von Merey avvenne, com'era naturale, col pretesto delle solite ragioni di salute. E si parlò di congedo temporaneo...
      La stampa italiana commentò con misurate parole la partenza del diplomatico austriaco.
      La Tribuna mostrò anzi di accettare la spiegazione del ritiro in causa di malattia, e tratteggiò così, non senza una certa benevolenza, il profilo dell' ex-ambasciatore :
      « Von Merey seguiva in questo scorcio, con un'assidua diligenza, la politica italiana, ostensibilmente, del resto, perchè non ha mancato mai, per esempio, ad una seduta della Camera, quando c' era anche il sospetto che un oratore dovesse accennare a questioni orientali. Temperamento burocratico e un po' pedante, si smarriva qualche volta nei particolari e spesso non afferra-


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 10. La calata dei prosseneti (Gli inviati straordinari)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 181

   

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