Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      / CONDOTTIERI POLITICIquando il popolo serbo sia restaurato nella pienezza della sua indipendenza. ,
      « Ma intanto dura la guerra, e senza porgere l'orecchio ai facili strateghi e ai creduli novellatori, dobbiamo onestamente soggiungere che la guerra è dura : « Combatterete contro un nemico agguerrito » — avvertì la Maestà del Re nel proclama all'esercito. La guerra è dura : tanto più urgente dunque 1' avvisare ai modi di sostenerla... »
      Dopo aver ricordato con ispirati accenti ciò che la Toscana fece altravolta, e quando stava ancora operando, l'on. Martini concluse così :
      « Io ho disceso oramai gran parte della curva degli anni; molto ricordo, e non è meraviglia che alterne memorie di letizie e di spasimi mi si affollino alla mente in questo luogo e in questa ora. Ho veduto nella piazza de' Signori bivaccare gli usseri austriaci, e con oltraggio ignorante le loro selle appese al Perseo di Benvenuto; e ricordo la tristezza impressa sulla fronte dei maggiori, onde una grande malinconia scendeva nella mia inconsapevole anima di fanciullo. E ricordo con quanto giubilo nella effusione di speranze insperate vi fossero accolte le truppe francesi abitatrici alla conquista della indipendenza « dall' Alpi all' Adriatico », secondo la promessa del manifesto imperiale; ricordo le irose delusioni e gli sconforti per la improvvisa pace di Villafranca, e i giorni luttuosi di Custoza e di Lissa.
      «Oh! in aito i cuori: la estrema prova non fallirà, e gli uomini della mia generazione ohe vissero quei tristissimi giorni, che di quelle delusioni, quegli sconforti, quei lutti patirono, avranno per « la fede tanti anni nutrita » la ricompensa cui agognano : tra gli addii dell'ultimo sole, confortarsi della visione di un'Italia lungamente sognata, non indarno augurata, forte e sicura, fulgida nell'aureola della vittoria, per la terza volta propaga trice di civiltà latina nel mondo. »
      Altri discorsi fece l'on. Barzilai, dopo quello di Napoli, in varie città.


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 17. I condottieri politici
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 140

   

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