Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAnascondigli » (vivissimi prolungati e reiterati applausi con grida di « Viva l'Armata! »).
L'on. Boselli, a nome del governo, si associa al saluto del presidente della Camera. Il presidente — egji dice — lo Ha espresso con la sua anima sempre vibrante di garibaldino, col suo spirito precursore delle rivendicazioni nazionali (vivissime approvazioni). Sappiano i nostri soldati, sappiano i nostri marinai che tutto il nostro cuore è con loro.
Queste parole suscitano un'altra imponente dimostrazione a cui si associano anche le tribune e che si integra in una triplice fragorosa salva di applausi all'Esercito e al Re.
Finita l'entusiastica manifestazione ed esaurite le formalità, il Presidente del Consiglio pronuncia il seguente discorso :
« Non è tempo di programmi ma è tempo di opere. Onorevoli Signori! 1 propositi del Ministero, nel cui nome ho l'onore di parlarvi, mirano sopra tutto, in quest'ora fatidica, alla magnanima impresa da'la quale attendono e avranno vittoria i diritti delle nazioni e i diritti della civiltà. (Approvazioni). A questo intento noi prò seguiremo l'opera intima e diuturna di solidarietà con gli alleati fino al definitivo trionfo. (Vive approvazioni). Continueremo così a battere risolutamente la via di quella politica estera, che ha già più volte riscosso il larghissimo suffragio del Parlamento e del paese, attendendo strenuamente all'intensificazione e al sempre più stretto coordinamento delle operazioni militari sulle varie fronti di combattimento in Europa e alla perfetta intesa tra gli alleati nell'azione loro di difesa economica verso i nemici. (Benissimo!) Manterremo la nostra finanza negli accorti e validi andamenti onde ebbe fin qui vigilanza e presidio. Daremo il massimo vigore a tutto ciò che valga a rafforzare la guerra delle rivendicazioni nostre e dei nostri alleati, a tutto ciò che maggiormente assecondi il sentimento ardente e gagliardo del paese e corrisponda all'esempio, alla fede, al valore dei nostri me ravigliosi soldati, dei nostri prodi marinai. (]/ivissimi generali applausi).
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