Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIApaci russe e la pace di Bucarest imposta per violenza alla nobile tradita Romania, hanno fatto comprendere persino al San 1 omaso del pacifismo europeo che la Germania è pronta a stringere del vinto non la mano soltanto, ma il collo. I nostri nemici tale inesorabile dilemma hanno imposto; e, se mai il decisivo duello dovesse finire con la totale rovina dei nostri popoli, sarebbe pur sempre preferibile cadere gloriosamente guardando in faccia l'avversario, anziché salvare l'esistenza nostra a prezzo del sangue e del disonore.
      « Ma pari alla grande idea è la fede che ci sostiene e ci anima; mentre malgrado le debolezze inevitabili, malgrado le avversità contingenti, malgrado i sacrifici tremendi, noi sentiamo che v'è più forza in quest'idea che in tutta la brutale violenza del nemico. Nessuna violenza è mai valsa a soffocare le idee che sono apparse grandi, auguste, decisive sul mondo. Sono esèe le vere, le sole conquistatrici. Da questo cataclisma, del quale può dirsi che tutta quanta dolori e pianga l'umanità, sorgerà un'epoca migliore; e non sarà quella che il nemico sognava nel suo folle sogno di dominio universale... ».
      11 principe di Galles, che combatteva coi reparti inglesi in Italia, era in quel giorno a Roma e pronunciò queste parole :
      « Sono venuto a voi da quella fronte sulla quale i nostri soldati pugnano spalla a spalla per vendicare gli stessi ideali e per difendere i medesimi diritti inalienabili. Vengo a voi per portarvi un messaggio di solidarietà ed incoraggiamento in nome del Re mio padre e dei suoi sudditi della Gran Bretagna e dei Dominii d'oltre mare. Vengo a voi per assicurarvi dell'amicizia costante e del sincero affetto di tutto il popolo britannico per la vostra Nazione, cui la simpatia secolare e preziosa è diventata ormai una fratellanza in armi, creatrice di un legame che nulla potrà dissolvere. Qui, nella città di Roma, antica capitale del mondo^ sorgente dell'ordine sociale e della giustizia, proclamo fieramente il mio convincimento che la grande causa per la quale i nostri due popoli si battono contro le forze della reazione, è destinata inevi-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 23. La suprema resistenza
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 150

   

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