Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      PARTE PRIMA.
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      !. Don Pietro di Toledo Osorio, governator» dello Stato di Milano, segue le pedate dell' Ossona per tramare centro Venezia. — II. Subdolo contegno di Don Pietro. — III E di Alfonso deila Coeva, marchese di Bed-mar. già ambasciatore del re di Spagna a Venezia, che si trasferisca a Milano.—IV. Tenendo campo un esercito Alemanno nei Grigioni, la ¦carestia e i monopolisti, con malattie di quantità infinita, e gravezze maggiori del dovere, piombano sul Milanese — V. Come da Milano partisse a sassate don Gonzalo Fernandez de Cordova governatore, e come venisse accolto Ambrogio Spinola suo successore; belle qualità di quest' ultimo — VI. La calala degli Alemanni colla peste addosso. — VII. Sospettandosi di pesto anche in Milano, si festeggia però la naccita di un principe, e si danza in paìazzo dello Spinola. — Vili. La peste fà maggiormente capolino, pure si allestiscono bellissime mascherate, e si corre alla quintana — IX. Il male ingrossa. — X. Una vecchia empirica. — XI. Per grida si ordina agli accattatozzi forestieri di uscire immediatamente da Milano, da cui spontaneamente parte il più della nobiltà. — XII Digiune di tre giorni, e solenne processio ne col corpo di san Carlo; che avvenga dopo la piocessione. — XIII La peste penetra anche nei luoghi più custoditi; molte persone tra cui un frate Servita, e un barbiere, sono in prigione per sospetto di appiccarla, e di esser perciò nel numero degli Untori.— XIV. Due intendii, uno verso Porta Tosa, l'altro nel centro di Milano ; durante quest' ultimo il Podestà è unto, e muore in un'ora. — XV. Appestati in casn del Piesidente; muore il Senator Caccia; il barbiere, ed altri, sono ar rotati ; colonna d'infamia —XVI. Manca il pane, banchieri e nobili si vogliono complici di unzioni. — XVII. Muore, con altri magnati,


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Quarto)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 603

   

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