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a cura di Federico Adamoli

Carlo Eugeni e la storia dello sport teramano


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     Siamo qui per dire e dimostrare questo, e ciò è l'essenza della presente iniziativa. L'obiettivo è quello di stimolare l'attenzione di tutti nei confronti di un grande, di uno che ha fatto la storia dello sport, sicuramente non da solo. Dopo sentiremo l'opinione di tutti i presenti, e vedremo se la mia opinione concorda con la loro.
     Carlo Eugeni è la persona che ha creato un po' le fondamenta della struttura sportiva qui nel nostro territorio. E per tale motivo credo che Eugeni possa essere definito in questo contesto come il promotore nella creazione di queste fondamenta, l'ingegnere capo, il filosofo, come l'esperto, come lo psicologo. Psicologo è una parola importante. Come il tecnico, come il dirigente, come il giudice, non solo perché era giudice di gara, ma perché persona imparziale che mediava, che metteva d'accordo un po' tutti. Come lo statista, come il comunicatore, come il regista. Era un regista, era lui che muoveva le fila di tutto. Come un educatore, come il professore per eccellenza. Io mi sono permesso di definirlo in questo modo.
     Noi lo ricordiamo così, e ricordiamo anche il suo atteggiamento austero, burbero, di una persona rigida ed esigente che sembrava scostante, inavvicinabile, quasi inumana, ma che invece al contrario era una persona affabile, una persona umana, una persona disponibile, prodiga di aiuti e di consigli. Era una persona sensibile ed un attento osservatore.
     In città forse pensavamo di esserci dimenticati del professor Carlo Eugeni. In realtà non è cosi: lo dimostra la presenza di tutti voi qui, oggi. Ma devo dire che Carlo Eugeni, se era conosciuto e stimato nel nostro ambiente, nella nostra regione, lo era altrettanto in campo nazionale, ed io una riprova l'ho avuta personalmente due anni fa, quando abbiamo voluto fare un omaggio a Livio Berruti, e ci permettemmo di contattare il professor Peppe Russo, che è stato l'allenatore di Berruti, un grande dell'atletica italiana.