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a cura di Federico Adamoli

Carlo Eugeni e la storia dello sport teramano


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     Eugeni è stato anche un grande dirigente della Federazione Italiana di Atletica Leggera. Voglio ricordare tra l'altro che, oltre la Quercia di 2. grado che ha ottenuto per i meriti sportivi e la propaganda dello sport, spicca la Stella d'Oro al merito sportivo che ha ricevuto nel 1986 dalle mani del presidente della Repubblica Cossiga, proprio per il riconoscimento dell'importante contributo che lui ha dato all'atletica italiana.
     Gigi giustamente diceva: il nostro incontro è uno dei primi passaggi che ci possono dire come dare lustro e riconoscibilità, e riconoscenza a quello che è stato il ruolo di un grande concittadino. Voglio ricordare che a tutt'oggi è ancora poco quello che alla memoria di Carlo Eugeni si attribuisce: c'è soltanto il campionato assoluto maschile di società su pista, campionato intitolato alla memoria di Carlo Eugeni.
     Voglio da subito coinvolgere molti di voi su quello che è stato il rapporto personale con Carlo Eugeni, perché penso che in questo modo si possa maggiormente capire e toccare con mano quello che è riuscito a dare a tanti atleti e colleghi di lavoro; a tanti giovani che oggi sono in avanzata età, che hanno saputo tramandare ed insegnare ai più giovani quello che è il valore vero dello sport. Io, per onore, comincerei dal professor Tino Pellegrini, e lo faccio anche per una questione di età e di riconoscenza; anche perché probabilmente per la classe anagrafica è quello più vicino ai pensieri, alla vita, a quello che è stato il ruolo di Carlo Eugeni, e soprattutto a quelle che - permettetemi di chiamarle così - sono state le sofferenze ed i sacrifici per uno sport veramente da pionieri.