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a cura di Federico Adamoli

Carlo Eugeni e la storia dello sport teramano


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     Prima di dire qualche spigolatura, un ringraziamento particolare agli amici di Pescara, Bruno De Luca, Ivo Palleri, Augusto D'Agostino. Con loro io vorrei ricordare alcuni nomi importanti di personaggi del mondo dell'Atletica di 50 anni fa, purtroppo scomparsi. Ricordo il cavaliere Ettore, il padre di Augusto che è stato uno dei promotori dell’Atletica abruzzese assieme a Filippo Carboni e Rosario Svizzero. Questi erano i vostri amici e anche i miei amici, perché gli amici di mio padre sono diventati amici miei, come viceversa i miei sono diventati amici suoi, specialmente negli ultimi anni. Dobbiamo ricordare anche Tonino Arnaudo, che è stato per tanti anni a Teramo, poi a Pescara dove ha sviluppato una attività di grande successo, parimenti ricordiamo l’attività teramana di Pino Pecorale, che da ragazzo è stato nostro vicino di casa in Via Cadorna, ugualmente di elevato livello. Si è parlato prima di Peppino Russo, con lui ho avuto sempre un ottimo rapporto, e mio padre lo ha incontrato molto più spesso di quanto non si creda. E altri con i quali mio padre ha avuto ottimi rapporti nel passato, personaggi che erano al vertice dell’Atletica Leggera Italiana come il napoletano Pasquale Stassano e il triestino Giorgio Oberweger, medaglia di Bronzo olimpica nel disco a Berlino nel 1936. Li avevo incontrati, come accompagnatore di mio padre, fin dal 1954, durante Corsi preparatori estivi, da lui e da loro tenuti, ad Aosta e a Bolzano. Mio padre li incontrò ancora più volte nel 1960-61 in un Comitato, di cui non ricordo lo scopo, che si riuniva a Bologna, e io li raggiungevo, poiché a quel tempo ero studente in quella città. Ancora, molti anni dopo, fu interessante l’incontro con Piero Ipata, che fu campione dei 400 ostacoli a Pescara, successivamente divenuto professore universitario e Rettore a Camerino. Ipata è tornato in Abruzzo qualche anno fa, quando qui a Teramo è nata la facoltà di Medicina Veterinaria. Ipata fu nel Comitato Tecnico di Veterinaria ed io ero in quello di Agraria, avemmo modo di incontrarci più volte. Ipata ebbe il primo volume di mio padre L'atletica abruzzese, 1925-1972, protagonisti e risultati, nel quale troneggia una sua bella fotografia sugli ostacoli.