Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy
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Raffaello era debitore alla sua prima educazione, alle cure d'un buon padre, ed agli esempli d'una Amiglia onoratissima nella sua città, di quel grado d'istruzione che può bastare alla maggior parte degli stati della vita \ germe prezioso, cui niente supplisce, e che tutto col tempo può tendere a sviluppare. Quindi la scrittura della lettera che indirizzò nel 1507 a suo zio, e della quale riportiamo il facsimile 1, rende bastevole testimonianza per la nettezza, e lo si può dire , per 1' eleganza grafica che vi si distinguono , «del buon impiego da lui fatto degli anni della sua infanzia, vale a dire, di quell'età, in cui si contraggono ordinariamente , nello imparare a scrìvere , certe abitudini che si cancellano difficilmente. Quanto allo stile e al con- *
tenuto di questa lettera si sono potute osservare alcune parole ed alcuni modi di dire che non si ritrovano più nelle sue lettere posteriori, e ciò perchè nella prima lettera scritta per Urbino, vi parla il dialetto della sua città nativa } ed aggiungiamo anche eh' essa porta la data del tempo che precedette il suo arrivo in Roma. Le posteriori lettere che abbiamo di lui dimostrano un altro gnsto } e leggendo quella che scrisse a Baipassare Castiglione non v'ha alcuno che, giudicandola dalle idee in essa esposte, non possa dire quello che dissero i Letterati italiani del suo stile, ch'essa è degna benissimo di quello cui fu indiritta. * ,
Il sonetto che si attribuisce a Raffaello 2 non provaesempio di quegli artisti che disonestando F arte loro coli' aschio, collo sdegno e eolle oblique vie, spesso cangiano i milissimi alloggiamenti delle arti, ia soggiorno di èalsaridi, e di Furie.
J Vedi T Appendice al n.°
* Vedi r Appendice al n.° i3.
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