Deborah Tolomeo
La 'Stampa Rossa' a Genova (1945-1953). Le Carte Adamoli


Pagina 46 di 156       

%



2.3 Un giornale per “conquistare le masse al Partito”

     Dicembre 1947. L'anno che sta per concludersi è stato segnato da importanti appuntamenti politici e istituzionali e in Italia, specchio della situazione internazionale sempre più tesa, riemergono le divisioni sociali che erano state accantonate durante la guerra, represse dalla solidarietà antifascista. La mancata epurazione dei quadri e dei dirigenti che avevano collaborato con il regime produce il ricostituirsi dei gruppi di potere e, in parte, delle istituzioni prebelliche e l'esigenza della ricostruzione materiale comporta i sacrifici di tutta la popolazione. Conclusa la fase di costruzione di una nuova "casa democratica" per i cittadini italiani, i gruppi politici tornano a frammentarsi e la battaglia anticomunista viene avviata: emarginando le sinistre dal governo nel corso del 1946, e in seguito espellendole nella primavera del 1947, in ottemperanza agli accordi con l'alleato americano, (60) che fa discendere da tale manovra gli aiuti necessari alla ripresa dell'attività produttiva italiana per il suo sviluppo economico.
     A Genova, le sinistre governano la città dal 1946, fronteggiando la diffidenza dell'ambiente industriale e della Chiesa locale, guidata dal Card. Giuseppe Siri dal 1946, che opera attivamente nella battaglia anticomunista. (61)
     Dopo un autunno di forte attivismo sociale e sindacale, il PCI si richiude nella prospettiva elettorale e si appresta a costituire il Fronte democratico popolare insieme al PSI di Nenni.

* * *

(60) Con l'avvio di quella che Walter Lippmann definirà 'guerra fredda', l'Italia si ritrova in posizione strategica, all'interno del blocco occidentale guidato dagli Stati Uniti d'America, e le linee guida della politica e dello sviluppo economico vengono da questo profondamente influenzate; più che negli altri paesi europei, per la sua posizione nello scacchiere geo-politico, ma anche per il fortissimo schieramento di sinistra all'interno del Paese. Le pressioni sul Governo da parte degli USA sono molto forti: immediatamente dopo la guerra, De Gasperi è costretto a promettere l'allontanamento dei comunisti dal governo a seguito della firma del trattato di pace, in cambio dell'inclusione tra i paesi destinatari degli aiuti statunitensi. (Cfr. Department of State, Foreign Relations of the U.S., Washington D.C. 1946, vol. V pp. 934 e segg., op. cit. in G. Mori, Economia e società in Italia dal dopoguerra al centro-sinistra, Roma-Bari, Ed. Laterza, 2000, pp. 1-25).

(61) Il Card. Siri si prodiga per la "laicizzazione e politicizzazione" del quotidiano della curia genovese, "Il Nuovo Cittadino", rendendolo strumento nella battaglia politica locale e nazionale. "Avevo conosciuto il cardinale nel 1945, dopo la mia nomina agli Industriali. In quel periodo Sergio bellenzier teneva dei corsi d'istruzione per impiegati. Erano corsi di formazione non solo cattolica. Questa iniziativa in pratica era stata promossa dallo stesso cardinale e, di fatto, si era trasformata in un movimento di mobilitazione anticomunista. Per Siri la lotta al comunismo era di primaria importanza". (G. Manzitti, Tempo di ricordare, cit., p.57).