3.2 Direttive tecniche per il corrispondente
Il Manuale del corrispondente dell’Unità non è inquadrabile esclusivamente nel contesto delle attività formative predisposte per i funzionari del Partito Comunista, che, come abbiamo già sottolineato, negli anni Cinquanta si moltiplicano; nasce anche nell'intento di fornire una preparazione completa a coloro che si avvicinavano all'attività pubblicistica, in un Paese in cui la formazione professionale del giornalista non era ancora diffusa.
Il Manuale dedica a questo intento la Parte IV, in cui si occupa della struttura del giornale e dell'organizzazione del lavoro redazionale; la Parte V, di approfondimento della legge sulla stampa da poco promulgata; e alcune pagine nella Parte II, raggruppate nei sottoparagrafi Come stendere le corrispondenze e Come condurre una campagna, collegate ad un corpus di esempi pratici raccolti nel paragrafo finale. E' chiaro che i requisiti linguistici e stilistici per trasmettere efficacemente una notizia discendono dalle speciali qualità richieste alla cronaca di un giornale di partito, quindi fortemente ideologico, ma che si pone anche obiettivi informativi di alto livello. Tali principi sono il filo conduttore di tutto il Manuale e sono disseminati all'interno di più paragrafi, tra le righe, soprattutto in riferimento alla necessità di verifica e controllo dei fatti raccolti.
“L'esattezza e la verità sono le qualità fondamentali di un giornale comunista”, norma da cui consegue il precetto: “La scrupolosa verifica dei fatti (…) è sempre la prima regola di un giornalista”. (26)
* * *
(26)
Ibidem, p. 60.
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