Giovanni Adamoli
L'allineamento monetario dell'ottobre 1936


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     Chiuso il periodo bellico, il ristabilimento dei vari sistemi monetari sulla base dell'oro trovò non pochi e non trascurabili oppositori. Fu sostenuto che la ricostruzione monetaria del mondo non poteva avvenire col ritorno alla moneta oro, fondamento dei sistemi a moneta buona dell'anteguerra, ma attraverso sistemi di "moneta regolata", in virtù dei quali non l'oro dominasse col suo valore e con le sue variazioni il livello dei prezzi e i cambi internazionali, ma ne fosse dominato, dovendo i singoli Governi regolare i prezzi interni mediante un'adeguata politica di credito e di circolazione cartacea, e i cambi esterni mercè un'adeguata politica delle divise. A questa tesi sembrava dar ragione il seguente fatto: nonostante l'accumulamento di oro negli Stati Uniti d'America e l'esistenza del tipo oro in tale paese, l'instabilità del prezzi era assai notevole. Nel mese di maggio 1920 l'indice dei prezzi americani si aggirava sopra 247, ciò che corrispondeva ad una diminuzione del potere d'acquisto da parte dell'oro di circa il 60% con la conseguenza di una crisi grave e prolungata. Uno dei principali motivi addotti per la proclamazione dopo la guerra della decadenza dell'oro fu la diminuzione degli stocks monetari europei e la nuova redistribuzione geografica subita dalle masse auree per effetto delle guerra, che si risolse in un flusso d'oro dal vecchio al nuovo mondo. Gli Stati Uniti, che prima della guerra possedevano solo il 27% dell'oro mondiale, si trovarono ad averne il 42% nel 1922, mentre l'Europa passava dal 59 al 36%. Quantitativamente l'Europa possedeva dopo la guerra più oro di prima, ma sotto l'invasione della carta moneta sarebbe occorso per essa un riflusso d'oro che non si sapeva né come né da dove potesse venire. Gli apporti annui della produzione erano di scarsa importanza, mentre gli Stati Uniti non sembravano disposti a disfarsi del loro stock. Fu dunque il fatto che non si possedeva oro sufficiente per ritornare alla situazione prebellica, che spinse a ricercare sistemi monetari non più basati sull'oro.