Giovanni Adamoli
L'allineamento monetario dell'ottobre 1936


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     Il debito pubblico divenne perciò un potente fattore di squilibrio tra la reale capacità di consumo ed il consumo effettivo e quindi un potente fattore di squilibrio tra la produzione e il consumo.
     Questi effetti dannosi furono più volte intuiti da economisti e da Commissioni e solo ragioni politiche consigliarono un prudente silenzio. Infatti, ammesso che il debito pubblico si debba necessariamente ridurre, con quali mezzi può avvenire questa riduzione?
     Le difficoltà, che s'incontrano a dare una forma concreta alle proposte di riduzione rapida del debito pubblico, derivano in primo luogo dalla errata concezione dell'inviolabilità assoluta di questo.
     Questa concezione è erronea giuridicamente, in quanto lo Stato, purché sia osservato il principio dell'uguaglianza del sacrificio, per il superiore interesse della Nazione, può intervenire con atti di finanza eccezionale e ridurre il debito pubblico, senza compiere un'infrazione ai suoi obblighi giuridici. Anzi, come lo Stato interviene nel rivalutare la moneta, nel ridurre i salari, i redditi, i prezzi, non solo è suo diritto, ma anzi è suo preciso dovere giuridico di intervenire a ridurre il peso dei debiti sia pubblici che privati.
     Non mi soffermo circa la tecnica per la riduzione dei debiti pubblici perché ciò non sarebbe rispondente ai fini diretti della mia tesi; accenno soltanto che in Italia vi fu la proposta del Grigiotti, frutto coerente di una teoria economica fiscale, che chiedeva l'estinzione o la riduzione del debito pubblico, mediante applicazione delle somme ottenute dal riscatto delle imposte dirette gravanti su capitali durevolmente investiti. L'Inghilterra si affidò al metodo dell'ammortamento graduale. Una politica, tendente ad una rapida rivalutazione essenzialmente monetaria, doveva invece in primo luogo preoccuparsi di ridurre fortemente il debito pubblico. E a tale scopo non vi erano che mezzi straordinari, la cui efficacia e riuscita sarebbero state più sicure, tanto più se essi fossero stati tempestivamente attuati subito dopo la guerra.