Vi è però una ripugnanza psicologica a considerare il lavoro come una merce soggetta a tutte le variazioni della domanda e dell'offerta. Dietro alla parola astratta lavoro, stanno milioni di uomini e di famiglie, che debbono vivere. Vessillo di coloro che si oppongono all'economia pura è il monito laburista: l'industria è fatta per l'uomo e non l'uomo per l'industria. Il che significa che sì può riconoscere l'esattezza di certe critiche liberiste, ma che altri motivi impongono una condotta diversa.
La politica di intervento deve in primo luogo tener presente le condizioni economiche e monetarie del paese. Così il sussidio può essere utile anche economicamente per mantenere alto il consumo e sostenere quindi i prezzi, ma questo vantaggio economico può tramutarsi in un danno, quando per l'economia nazionale sia invece necessario provocare una caduta dei costi e dei prezzi.
Così i lavori pubblici hanno il vantaggio di stimolare l'impiego di capitali e 1'iniziativa privata e di attivare indirettamente le industrie collegate coi lavori in corso. Ma l'utilità maggiore o minore di essi dipende essenzialmente da condizioni del momento, disponibilità di capitali e sfiducia nell'investimento, necessità e qualità delle opere pubbliche, necessità e qualità della disoccupazione.
Bisogna quindi studiare le particolari condizioni economi che della nazione.
La situazione inglese può spiegare perché colà si sia data assoluta preferenza al sistema del sussidio.
Il fenomeno della disoccupazione è stato particolarmente studiato in Inghilterra. Esso era già grave prima della guerra, ma non ancora preoccupante, era cioè considerato un fenomeno quasi necessario, connesso strettamente ai movimenti dell'industria e alle variazioni della congiuntura.
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