Capitolo Secondo
Problemi sorti dalla svalutazione della sterlina
1) I vantaggi e i pericoli della nuova situazione.
La svalutazione della sterlina, come aveva riconosciuto il Comitato Mac Millan, veniva a risolvere momentaneamente le maggiori difficoltà inglesi.
Essa riduceva l'alto valore internazionale della sterlina difronte al suo valore nazionale, diminuiva il peso reale del debito pubblico e dei salari, che era politicamente difficile ridurre con misure dirette. In complesso veniva ad aiutare l'industria, favorendo le esportazioni e veniva a dare una certa elasticità, passato il primo momento, all'azione della Banca d'Inghilterra in favore della rinascita industria le, elasticità d'azione che mancava sotto il Gold Standard.
Di conseguenza non poteva essere scopo della politica monetaria inglese dopo il 21 settembre 1931 una rivalutazione rapida della sterlina, per non ripetere gli errori che già si erano fatti, né d'altra parte vi poteva essere l'intenzione di compiere una stabilizzazione, come credevano molti. Questa potrà forse avvenire, ma solo quando si saranno stabilizzate le condizioni mondiali.
Il primo periodo della nuova politica monetaria inglese doveva quindi essere necessariamente un periodo di attesa. Tale infatti fu. Ma anche in questo sono da distinguere due momenti: un primo di transizione, in cui la politica monetaria doveva tendere ad evitare alcuni pericoli temuti della svalutazione, a stabilizzare in certo modo la nuova situazione, a preparare il terreno per la futura politica manovrata; un secondo, in cui, passato il primo tempo pericoloso, la politica monetaria e bancaria poteva essere più libera nel favorire il credito e la industria e cioè nell'iniziare una politica di circolazione manovrata, che rispondesse ai bisogni dell'economia nazionale. La prima epoca va dal 21 settembre 1931 al 21 marzo 1932, la seconda si inizia con questa data e ancor oggi continua.
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