Giovanni Adamoli
L'allineamento monetario dell'ottobre 1936


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     L'Exchange Equalization Fund venne così a formare un altro organo permanente dell'organizzazione monetaria e bancaria inglese e la sua opera va esaminata unitamente a quella della Banca d'Inghilterra e del Tesoro nella realizzazione della politica monetaria e bancaria.

Capitolo Terzo

Effetti della svalutazione della sterlina

     La caduta della sterlina ebbe cause economiche e politiche interne, ma fu pure voluta da una importante corrente di studiosi, che sosteneva la politica di espansione creditizia come rimedio alla crisi post-bellica. Nell'intendimento comune la svalutazione doveva sostituire con maggiori vantaggi la politica di deflazione: ridurre realmente i costi inglesi senza ridurne il valore nominale, sanare la differenza tra i costi inglesi e quelli internazionali, offrire uno stimolo alla industria e permettere l'inizio di una politica di espansione creditizia e di rialzo dei prezzi; essa doveva creare cioè le condizioni per il ritorno alla prosperità.
     Per ben comprendere gli effetti della svalutazione della sterlina dobbiamo esaminare l'andamento della curva del prezzi e i movimenti economici svoltisi nei due principali gruppi, esistenti prima dei recenti allineamenti, e nei quali si riunivano i principali Stati del mondo:

      I. Gruppo oro: Francia, Belgio, Olanda, Italia
     II. Gruppo sterlina: Regno Unito, Svezia, Danimarca, Canadá

     La designazione "Gruppo Sterlina" sembra giustificata dal fatto che le valute Danese e Svedese, benché non legalmente attaccate alla Sterlina, hanno seguito abbastanza da vicino il movimento della Sterlina specialmente a partire dal 1933, mentre il dollaro Canadese l'ha pure seguito a partire dalla metà dello stesso anno. I Paesi inclusi in ciascun gruppo furono scelti non solo perché dispongono di materiale statistico degno di fede, ma anche perché questa scelta permette meglio, il confronto dei due gruppi dal punto di vista della loro struttura economica.