Giovanni Adamoli
L'allineamento monetario dell'ottobre 1936


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     Altre condizioni, per cui è evidente il contrasto fra autonomia economica e "allineamento", sono:
     1°- L'allineamento delle monete implica, come è noto, accordo fra due, tre, m Stati per tenerci cambi, ossia i rapporti delle rispettive monete, entro limiti determinati, accordandosi in una scambievole azione di difesa mediante intese tra i singoli E.E.A.
     Il che evidentemente e necessariamente implica che tali Stati devono procurare, nel reciproco identico interesse, di creare le condizioni perché questa azione costi il meno possibile . E condizione altrettanto evidente, nessuno degli Stati aderenti può adottare ad esempio, una politica di "dumping" verso gli altri M-I paesi, e di proibizionismo contro 1'importazione delle loro merci; perché in tal caso lo "allineamento" costerebbe troppo caro a questi ultimi al cambio fissato e sostenuto con un "pool" delle loro forze finanziarie.
     2°- Ne deriva quindi che la condizione perché lo “allineamento" funzioni nella guisa più perfetta ed economica, è che il commercio internazionale ritorni ad operare sulla massa e sul numero maggiore di beni possibili; questo essendo il metodo per rendere minime le oscillazioni dei cambi, massima la possibilità di arbitraggi e tale da non lasciare superare normalmente i "punti dell'oro", fissati dagli accordi di allineamento.
     3°- Il che impone a sua volta la condizione che ogni Stato rivolga le proprie forze produttive alla produzione di quelle merci che, "comparativamente" agli altri Stati, costano di meno produrre, e quindi possono venire fabbricate e vendute al minimo prezzo.