Giovanni Adamoli
L'allineamento monetario dell'ottobre 1936


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     E questa politica, imposta come conseguenza logica del concetto stesso di "allineamento", diventa tanto più imperativa quanto minori sono le materie prime possedute da uno Stato, e quindi già più elevati per se stessi i costi di produzione. Sicché esso è spinto logicamente a sfruttare al massimo le materie che già possiede; a rendere minimo il costo del capitale; ad adottare una produzione tecnicamente perfetta ed intensiva; ad accrescere il risparmio,in guisa da pagare poco per l'uso di esso.
     4°- Condizioni tutte, le quali a loro volta impongono altresì una fidanza statale intelligente, non troppo fiscale, continuativa e non a sbalzi, rispettosa del risparmio dei privati e che lasci una grande latitudine di libertà all'industria e al commercio, perché i costi si riducano e sopratutto perché non mutino bruscamente e frequentemente le condizioni finanziarie dello Stato. “L'allineamento, in una parola, esige, come indispensabile premessa logica di riuscita, tutte le condizioni che, per definizione sono quelle caratteristiche della libera concorrenza E la politica di allineamento è politica di cooperazione fra gli Stati; la parola stessa lo dice, per la ragione molto semplice che per allinearsi bisogna essere almeno in due, o meglio, per le ragioni prima esposte, in tre, o, più precisamente ancora, in N paesi”. Più numerosi sono i paesi, meno forti sono le oscillazioni e anche meno numerose, perché gli arbitraggi riescono più agevoli.
     5°- Così pure gli allineamenti impongono logicamente una certa identità di condotta sociale. Ad esempio è contradditorio volere l'allineamento, e nel contempo, dopo avere svalutato 1e monete pretendere che i prezzi di taluni generi non si elevino; e magari altresì che si rialzino, poniamo, i salari.