Teramo, 17 aprile 1972
Tema
Pioggia d'aprile
Clic... clic... clic! E' la pioggia che cade sui vetri. Siamo in aprile, eppure piove a dirotto, peggio che in febbraio. Io insieme con le compagne non posso più uscire per andare a divertirmi sui prati. Alcuni indumenti invernali che avevamo riposto sono stati ripresi per difenderci dall'aria fredda. I meteorologi, e non so come abbiano fatto, hanno previsto sin da marzo che in aprile sarebbe piovuto, ed infatti... ogni giorno si sente il rumoroso e pauroso rombo del tuono che annuncia, uno una pioggerellina delicata e marzolina, ma un temporale "accidentato". Il cielo tutto d'un tratto si fa scuro, pieno di nuvole e pian piano inizia il fastidioso e solito clic clic sui vetri, unito a tuoni e lampi. Chi era uscito senza ombrello con i piccoli corre, se è vicino, verso casa, altrimenti si deve riparare sotto qualche portico in attesa che smetta di piovere. Dalla finestra di casa vedo che sui monti è tornata la neve. La cosa più temuta delle pioggia è che certe volte di notte si sentono certi tuoni che mi fanno saltare dal letto per quanto ho paura. Però, in parte, la pioggia è anche un bene, infatti tanti giorni in cui l'aria è afosa le piante hanno bisogno di un po' d'acqua per dissetarsi.
Dopo tutto ciò non è che il mese di aprile sia tanto brutto, infatti, dopo tanta pioggia ritorna a splendere il sole e in cielo appare l'arcobaleno.
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