Mandamenti e Comuni del Circondario di Itoeca San (lasciano
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è il ritratto di Uu!do Mugliti in atto di dar la chiosa di San Fabiano al Capitolo di Prato clic commise il quadro a Nicolò Soggi (1521). Negli annessi alla sagrestia della Cintola, bassorilievi del secolo XII clic formavano l'antico altare della reliquia.
Fra le altre chioso ed ex-conventi di Prato inerita menzione la chiesa di Santa Maria delle Carceri,bella costruzione del primitivo Rinascimento, a croce greca, con volta a botte e in mezzo una cupola illuminata da due finestre tonile e una lanterna di Giuliano da Saugallo (14S5-91) che imitò l'esempio di Brunelleschi nella cappella Pazzi. L'esterno solo di sotto vedesi coperto di marini. All'interno: altare di Antonio da Sangalloil Vecchio (1522); stalli scolpiti attribuiti al senese Antonio Barile; medaglioni degli Evangelisti nella vòlta e il fregio sotto il cornicione, di Andrea della Robbia.
Nella chiesa dello Spirito Santo ammiransi la Circoncisione, di Fra Filippo Lippi e Discesa dello Spirito Santo, di Santi di Tito (159G); dipinti restaurati nel 1872.
La chiesa di San Francesco ha una bella facciata longobarda (fig. 118). La cappella Migliorati del secolo XV, che serviva di capitolo e di sepolcreto ai monaci del convento, fu dipinta nel 1100 da Nicolò Cerini e suoi allievi con freschi sottratti all' imbianchimento ; è notevole fra essi una grande Fi„ , IG> _ Pralo. Porta latera]e dc]Ia CaUedrale. Crocifissione con alcuni Santi e soggetti dalla vita di San
Matteo. Sopra la porta, quattro Santi ed un'iscrizione col nome dell'artista, (ili Evangelisti nella vòlta ed Incidenti della vita di Sant'Antonio eremita iu una delle pareti. Sepolcro di bulini, fondatore dell'ospedale del Ceppo (1112) per Nicolò Aretino. Nella prima nicchia della parete sinistra, monumento di Giuseppe Mazzoni, triumviro, nel 1849, con Guerrazzi e Montanelli, di Stefano Ricci (1841). Nel 1880 gli fu anche rizzata una statua in piazza Nuova, presso la cattedrale.
Nell'Oratorio del Buon Consiglio la lunetta della porta, rappresentante la Madonna, è di un Della Robbia; nell'interno, postergale ili altare con istorietto nel gradino.
Nell'ex-convento dei Domenicani fece la sua professione un grande artista, Bartolomeo della Porta, detto perciò il Frale. Il refettorio possedeva uno dei migliori quadri,