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l'arie Terza — Italia Centrale
che sin Considerando il Salirò di Michelangelo, (li Sebastiani ili Poma. Madonna che sia adorando il Bambino in ima sala, con veduta il. un paesaggio, di Siguorelli (1-187).
5:l Cammia — Dipinti moderni di Dieci, lìenremili, Ademollo, ecc.
61 Cam Kit a. — Stampe e disegni.
C
una collezione di maioliche di fabbriche nazionali ed estere dal 1500 ai dì nostri (fra cui alcune autentiche e rarissime della fabbrica dei Medici), lavori in ferro, cofanetti intagliati, ini bellissimo stile magistralmente cesellato (lavoro di ignoto artefice del secolo XVI), oggetti preistorici, armi, monete, sigilli, amuleti, ninnoli, merletti, pitture, curiosità, libri rari ed una grande quantità di oggetti antichi d'ogni specie: in tutto 12,000 numeri.
TEATRI
Arezzo scarseggia di teatri, il principale dei quali è il Teatro Petrarca, appartenente all'Accademia, di architettura corretta e molto elegante. Fu restaurato nel 1SS2 (piando fu inaugurato il monumento a Guido Monaco sulla piazza omonima.
Il Politeama, coperto ed ampliato da pochi anni, è destinato agli spettacoli estivi
Quantunque non molto ampio, è però elegante il Teatro della Società Filar manica.
AVANZI DI ANTICHITÀ
Nel giardino del convento di San Demanio, non lungi dalla stazione, veggonsi i ruderi di un Opus rcticxlatam, residuo di 1111 anfiteatro romano che doveva esser bellissimo. Iti forma ovali, aveva nn diametro di 30 metri e poteva capire 30,000 spettatori.
Non lungi, in riva al torrente Castro, avanzi del Ninfeo, 0 bagni pubblici romani.
Delle antiche Terme aretine rimangono ancora molte vestigia, scoperte nel 1S1I dal signor Giovanni Guillicliini. Stanno a est della città, fuori delle mura, e coperte. \I presente vi fu costruita sopra una casa sulla cui facciata sta scritto 111 ricordo: Terme Antiche.
Seguitando poi di là della porta Ferdinanda, a destra lungo la via delle Pietre, si arriva al l'aggio di Sun Cornelio, sulla cui vetta trovansi ancora ruderi import mi ti di mura etnische del recinto dell'antichissima Arezzo. Plinio annovera tre serie successive di antichi abitanti: l'eleres, che avevano lassù la loro dimora; Fidentes, probabilmente nell'odierna Arezzo, e Jidicnses.
STAZIONE FERROVIARIA
Non lungi dalle mura della città davanti alla via Guido Monaco, che inette alla piazza alluminia, sorge la stazione ferroviaria, edificata nel 1SGG sul disegno dell'ingegnere G Laschi rivaleggia con le stazioni di priiii'ordine, vuoi per l'ampiezza ilei locali, vuoi pel bellissimo capannone 0 tettoia per le fermate dei treni, sorretta ila ima semplice ed ingegnosa armatura in legno con tiranti di ferro che ha una storia nelle costruzioni di quel genere.
Mettono capo in essa anche le ferrovie del Casentino e ili vai Tiberina, le quali vi si raccordano con la ferrata Konia-I irenze.
ISTRUZIONE e BENEFICENZA
Arezzo, già sede di una università, possiede sempre molti istituti educativi: il Liceo Petrarca, il K. Istituto tecnico, la Scuola normale femminile provinciale pareggiata, la Scuola tecnica Giorgio l'asari, il Convitto nazionale Vittorio Emanuele, la Scinda 0 aiti e mestieri, la Scuola libera di disegno e modellatura, la Scuola di musica, il K, Conservatorio di Santa Caterina, il Circolo filologico, ima Biblioteca circolante, ecc.
Nella line del secolo scorso vi fu fondata la li. Accademia Petrarca ci¦ scienze, lettere ed arti la quale possiede una biblioteca doviziosa, ed è divisa in due classi: di lettere e scienze morali, di scienze fisiche ed arti. Società e Circoli numerosi e giornali.