In questi ultimi anni per fortuna si parla molto dei Giusti, perché prima non se n’è parlato abbastanza. Per quali motivi? Uno dei motivi fondamentali era che il Giusto stesso poteva magari fare un accenno in un libro, ma loro erano i primi che si consideravano persone normali, mentre gli altri erano i mostri. I Giusti sentivano che era quello che si doveva fare, salvare degli esseri umani che non avevano nessuna colpa tranne quella metafisica, se così posso dire, di essere nati ebrei. Oppure di avere dei nonni ebrei, perché come sapete era sufficiente avere tre nonni ebrei per essere considerati di razza ebraica, anche se poi non si è mai capito che cosa sia questa razza ebraica. Oggi abbiamo addirittura scoperto che le razze non esistono, però quanti milioni di morti ci sono voluti perché l’umanità capisse queste cose, che speriamo continui a capire, perché purtroppo la storia è fatta di corsi e di ricorsi…
“Chi salva una vita salva il mondo intero”, questo è un principio ebraico molto sentito, e quindi io spero vivamente che la figura di Umberto Adamoli sia riconosciuta ufficialmente con il titolo di Giusto tra le Nazioni. Ho già parlato con il professor Ricci spiegandogli cosa deve fare. Nel mio piccolo, con i contatti personali che posso avere, cercherò di aiutarvi, perché è bene farlo presto, per tanti motivi abbastanza comprensibili…
Lo stato di Israele purtroppo, per tante ragioni che non è qui il caso di analizzare, ha tanti nemici, quindi è giusto far risaltare un’occasione come questa, ricordando chi ha aiutato il popolo ebraico a vivere. Si critica tanto Israele, ma ciò che vorrebbe Israele è semplicemente vivere. Sicuramente i governi israeliani possono fare tanti errori, come capita a tutti; però poi quando anche un governante, come per esempio Putin, tanto per citarne uno, fa un errore, almeno secondo alcune persone, non se ne deduce automaticamente che il popolo russo va sterminato. E invece spesso quando si parla di errori nel caso specifico di Israele, potrebbe essere Netanyahu, ma potrebbe essere anche un altro, in pratica ci si augura nuovamente lo sterminio degli ebrei, oppure, come si dice, al “Tornatevene in Europa”, senza dimenticare che negli anni precedenti a quelli in cui si parlava di sterminio, precisamente negli anni venti-trenta, agli ebrei veniva detto “Andatevene in Palestina”. Quindi ci si chiede sempre quale sia il posto degli ebrei. Noi ebrei siamo in pochi, anche se poi per un motivo o per l’altro se ne parla parecchio. Ma questo è un altro discorso.
Quando ci troviamo di fronte a persone come Umberto Adamoli, noi ebrei diciamo che il suo ricordo sia in benedizione e di benedizione per tutti noi. Grazie.
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