(segue) C'è un'insidia...
(19 febbraio 1915)
[Inizio scritto]

      Forse che il danno derivante all'Italia da un ingrandimento territoriale di un'Austria vittoriosa nei Balcani e di una Germania trionfante in Europa potrebbe essere compensato dalla cessione dell'arcivescovado di Trento? E se l'Austria è fiaccata non è ridicolo credere ch'essa ci largisca «volontariamente» ciò che le sarà riuscito di salvare dal naufragio dell'impero? E allora — se così stanno le cose — non è imprudente e antipatriottico alimentare ancora le speranze nei successi fantastici della diplomazia italiana? Perché non dire — una buona volta — la verità nuda e cruda? Quest'altalena mortificante fra la neutralità e l'intervento fra la diplomazia e la guerra fra il «parecchio» giolittiano e il gemello «o l'uno e l'altro mezzo» sonniniano ha già abbastanza sconcertato e depresso il paese. Non si preparano gli animi in questo modo ma si preparano il tradimento e la disfatta.
      19 febbraio 1915.

      (*) Quanto fosse giustificato ciò che senza alcun elemento positivo ma con profonda intuizione storica dalla verità Mussolini scriveva sulla malafede dei negoziatori d'oltre Alpe è documentato dalla pubblicazione postuma del carteggio diplomatico scambiato tra Bülow Burian e Tisza nel febbraio 1915. Bülow: «Solo la vittoria deciderà della futura carta geografica dell'Europa e se noi saremo vittoriosi potremo sempre riprendere quello che ci è stato strappato col coltello alla gola.» Burian: «Io credo che noi potremo evitare anche questa forma di cessione mascherata. Intanto abbiamo guadagnato un mese di tempo e il tempo lavora per noi e ci dà anche modo di far assegnamento sulla campagna pacifista che si va accentuando in Italia.» Tisza: La vittoria ci consentirà di prenderci quello che ci è stato strappato; e potremo anche punire i ricattatori che rimarranno senza amici in Europa.» (Gioacchino Volpe: Il popolo italiano tra la pace e la guerra 1914-1915 Istituto per gli studi di politica internazionale Milano 1940-XVIII pag. 218). Queste stesse considerazioni ricorrono negli articoli Venditori di fumo (pag. 35) Parecchio? (pag. 39) Vigilia (pag. 47) In ogni caso (pag. 61).

(segue...)