Commento a un colloquio
(8 marzo 1915)


      Questo articolo pessimista disperato dell'amico Fancello trova una immediata e impressionante conferma nelle notizie che ci sono giunte da Roma. Se il «mercato» non è ancora iniziato se il delitto non è ancora consumato non manca però da molti chiari indizi la volontà di consumarlo.
      Il colloquio Salandra-Giolitti del quale solo La Stampa neutralista di Torino è stata informata può essere il prologo di quelle «trattative» o «negozi» che formano motivo quotidiano di dissertazioni nella stampa tedesca. Si noti intanto che l'on. Salandra si è recato da Giolitti in casa di Giolitti; qui non si tratta solo di un gesto di cortesia o di etichetta ma di un riconoscimento anche nella forma della potenza e del prestigio di Giolitti. Il colloquio è durato due ore.
      La Stampa di Torino che delle faccende giolittiane è dettagliatamente informata esclude che nel colloquio si sia parlato di politica «interna» o parlamentare. Le acque di Montecitorio sono in fatti fangosamente stagnanti: né i socialisti riescon a sommuoverle colle loro tragicommedie. Nel paese la situazione è più incerta ma l'onorevole Salandra non ha bisogno per superare talune difficoltà locali di conferire coll'on. Giolitti. È evidente dunque che il tema del colloquio è stato di politica estera. Non ci è dato sapere a quali conclusioni abbia approdato la conversazione Giolitti-Salandra non sappiamo — cioè — se l'on. Salandra abbia «acceduto» ella famigerata tesi del «parecchio» il che significherebbe l'inizio prossimo di trattative diplomatiche colla Germania e coll'Austria.
      Intanto è lecito formulare le seguenti deduzioni. Primo: il dissidio Giolitti-Salandra se non è totalmente appianato non è però così grave da mettere in pericolo la vita del ministero. Secondo: l'on. Giolitti si è finalmente rivelato in piena luce la longa manus di Bülow e della Germania. Terzo: l'on. Salandra per il solo fatto che ha cercato di parlare con Giolitti non sembra alieno dal tentare le vie dei «negoziati» diplomatici.

(segue...)