(segue) Il proletariato è neutrale?
(3 aprile 1915)
[Inizio scritto]
Portiamo la questione sul
terreno positivo e vedremo che cosa resti del bluff neutrale che
l'Avanti! si ostina a mantenere in circolazione. Secondo certe
statistiche
i lavoratori della terra e dell'industria raggiungono in
Italia la cifra di otto-nove milioni. Gli organizzati — tutti
insieme — non toccano il mezzo milione. Chi può
affermare che gli altri sei o sette milioni di lavoratori siano
partigiani della neutralità? Dove
come
quando mai furono
interpellati? Gran parte di essi — probabilmente — non
manifestano preferenze di sorta: analfabeti quasi tutti e sottratti
ad ogni esteriore influenza politica e culturale
essi sono col
governo se farà la guerra
e col governo se resterà
neutrale. Incapace di un'autonomia di atteggiamenti
questa enorme
massa finirà per accettare con maggiore o minore entusiasmo la
volontà del governo.
Vi sono — inoltre —
in Italia intere regioni dove l'organizzazione economica non esiste o
se esiste ha caratteri puramente locali. Le Puglie
la Sicilia e in
genere tutto il Mezzogiorno d'Italia — da Roma in giù —
conta masse operaie più o meno numerose
più o meno
qualificate
ma che non rientrano nei quadri «ufficiali»
delle organizzazioni unitarie nazionali. Chi può asserire che
il proletariato del Mezzogiorno d'Italia sia neutrale? Nelle Puglie —
intanto — no. La manifestazione del 21 febbraio ebbe a Bari —
grazie anche al discorso dell'on. Marangoni — un sapore
marcatamente interventista. La Ragione
organo della federazione
socialista pugliese
batte in breccia — ad ogni numero —
la neutralità della direzione del partito.
A Napoli situazione identica.
Come si può sostenere — seriamente — che la massa
operaia napoletana sia tutta e coscientemente per la neutralità?
La Propaganda ha avuto — a più riprese —
vivacissimi spunti polemici contro gli attuali dirigenti del
socialismo italiano. Non ci consta che la borsa del lavoro abbia
inscenato serie e continuate agitazioni antiguerresche. Il popolo —
preso nel suo insieme — è — malgrado la sorda e
deleteria infiltrazione tedesca e tedescofila — favorevole
all'intervento.
(segue...)
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