(segue) Nel vicolo cieco
(26 aprile 1915)
[Inizio scritto]
Se il partito socialista avesse
qualche lucido intervallo di sincerità
dovrebbe ammettere
che... se la guerra di Libia non ci fosse stata
bisognava
inventarla... Non è vero dunque che il proletariato si è
trovato sempre alla base
nel sottofondo della società
come
dichiara l'Avanti!. La guerra libica ha allargato la cittadinanza
politica sino a comprendervi quasi tutti i cittadini e io ricordo gli
inni che i candidati e candidabili e i galoppini del socialismo
elettorale italiano prepararono a questa riforma che «redimeva»
le moltitudini consegnando loro l'arma civile della scheda... e
segnava l'inizio di una nuova epoca nella storia d'Italia.
Io
per mia parte
non ho mai
condiviso tanto entusiasmo; ma i miei ex compagni non vedevano che
l'universo
dopo il 1912
con urne e schede e non si spiegavano la
mia freddezza davanti al battagliare cartaceo
se non attribuendomi
alcune
non del tutto ipotetiche
tendenze anarchiche.
Ma basta di ciò. Veniamo
all'oggi. L'Avanti! scrive
a proposito delle trattative
italo-austriache
alcune cose buffe ed idiote. «Non ci commuove
affatto — dichiara il foglio del partitone — la
prospettiva di aggiungere altri chilometri quadrati
prevalentemente
popolati da contadini clericali ed austriacanti
al territorio
nazionale». Lo stesso ragionamento poteva essere fatto prima
del '48 o del '59 o del '66. Carlo Pisacane ebbe il grave torto di
commuoversi per alcuni chilometri quadrati di terra napoletana
popolata da preti fanatici e da contadini fanatizzati dai preti e
pagò con la vita la sua «commozione».
In linea di fatto non è
vero che i chilometri quadrati delle terre irredente siano popolati
da clericali ed austriacanti. Trento ha eletto un deputato
socialista. Trieste ha eletto un Pittoni
socialista molto conosciuto
in via San Damiano. E
anche ammesso che Trento e Trieste sieno due
fortilizi del più perfetto clericalume
il buon socialista non
deve spaventarsi di ciò
ma trovarvi un motivo d'orgoglio. È
un altro campo che si apre alla propaganda. Nuove succursali di una
bottega che si possono impiantare per la vendita all'ingrosso e al
minuto di tutta la pattuglia del socialismo editoriale e
chincagliere. Gli apostoli del cristianesimo andavano a predicare il
vangelo fra genti inospitali e barbariche
e non si lagnavano se
trovavano dei pagani abbastanza «clericali» per rompere
loro le ossa a pietrate: gli apostoli del socialismo vogliono il
mestiere comodo e il compito facile. È giusto. Siamo o non
siamo nell'epoca del comfort? Il socialismo moderno diventa sempre
più confortable.
(segue...)
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