(segue) Privilegio di gloria
(2 novembre 1915)
[Inizio scritto]
Nel nome d'Italia
nel nome dei
morti e dei superstiti
leviamo in alto le salme insanguinate dei
nostri prodi e prepariamoci ai più ardui cimenti di domani.
In quest'ora grigia di dolore e
d'incertezza
mentre gli eventi accelerano il loro ritmo
ripetiamo
il nostro grido
rinnoviamo il nostro solenne giuramento colle stesse
ultime parole dei nostri indimenticabili amici per la causa della
civiltà latina:
Guerra senza quartiere ai
barbari moderni!
Viva l'Italia! Viva la libertà!
Saluti cari a tutti gli amici
che mi ricordano.
Benito Mussolini
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