(segue) Sua Maestą la Forca
(23 novembre 1916)
[Inizio scritto]

      La tribù dei cortigiani aveva diffuso prima del 1914 la leggenda che il decrepito Absburgo volesse chiudere la sua vita di regnante durante un periodo di pace. Menzogna! Egli è stato uno di coloro che hanno deliberatamente appiccato l'incendio. La sua responsabilità nella condotta barbarica della guerra contro gli italiani è innegabile e totale. Bastava ch'egli avesse detto una parola e le stragi degli innocenti compiute nelle nostre città inermi sarebbero cessate. Ma il vecchio principe apostolico e cattolico — protettore del Papa — aveva «sete di sangue». Sangue fresco egli sitiva per alimentare le vene esauste della sua vecchiaia. Il sangue dei bambini e delle donne di Padova — storia di ieri — è stata l'ultima tazza ch'egli ha avvicinato alle sue aride labbra. E pare che gli sia rimasto nella gola.
      Meglio era che la Morte avesse atteso ancora qualche tempo. Meglio era che Francesco Giuseppe avesse potuto assistere — con lucidità di mente — all'epilogo del dramma enorme che angoscia il mondo. Per l'espiazione dura ma necessaria meglio era ch'egli avesse insieme con la sua rovina vista la rovina del suo impero: visto saltare — sotto l'urto esterno che preme dal Carso ai Carpazi — quel conglomerato assurdo di nazionalità eterogenee: meglio era s'egli fosse vissuto sino al giorno in cui non gli sarebbero rimasti che gli occhi per piangere forse per la prima volta nella sua vita. La Morte lo trascina via in un momento in cui sembra allontanata di un poco la catastrofe inevitabile degli Absburgo e dei loro alleati di Berlino. Allontanata non deprecata.
      E ora mentre la carcassa di Franz Joseph sta per essere composta nella tomba imperiale una domanda balza spontanea alla mente: «Quali saranno le conseguenze politiche di questa morte?» A nostro avviso nessuna. Ed è bene che sia detto subito onde evitare il diffondersi di pericolose illusioni. Come l'assassinio di Stürgk — presidente del Consiglio dei ministri — non ha avuto conseguenze notevoli nella politica austroungarica altrettanto scevra di grandi ripercussioni politiche o militari sarà la fine dell'Imperatore. L'Austria-Ungheria come Stato autonomo ha cessato di esistere.

(segue...)