(segue) Megalomania jugoslava
(10 luglio 1917)
[Inizio scritto]

      Trieste sarà italiana. Lo sarà malgrado tutti i Supilo tutti i Trumbic e tutti i comitati jugoslavi i quali dichiarano che «lo stabilirsi di un monopolio commerciale-politico sull'Adriatico susciterebbe irrefrenabili collere fra gli slavi». Ciò è semplicemente ridicolo. Non meno ridicolo è il compito che si assegnano di «resistere con successo alle mire germaniche su Trieste». A questo ci penserà e bene l'Italia.
      Abbiamo voluto dare un nostro cenno dell'ultima pubblicazione jugoslava perché ci sembra sia necessario far conoscere il pensiero di questi nemici che lavorano contro di noi nelle capitali dell'intesa. Non si svaluti — per carità — l'importanza di questa propaganda col dire che si tratta di «circoli irresponsabili» ecc. ecc. Sono centinaia di migliaia di opuscoli diffusi gratuitamente e si è già visto che certe correnti dell'opinione pubblica specialmente in Inghilterra sono rimaste influenzate dalla tesi jugoslava. In questa che non è — bisogna ripeterlo sino alla sazietà — guerra di stati ma guerra di popoli il fattore «opinione pubblica» deve essere tenuto nel massimo conto. Dire che la propaganda jugoslava non «guasta» è dar prova di un superficialismo lamentevole. Il Times che non è l'ultimo ma il primo giornale del mondo pubblicando una recensione di un libro jugoslavo — A Bulwark against Germany («Un bastione contro la Germania») — ha trovato modo di stampare che «la gente slovena forma la massa della popolazione della Stiria della Carinzia della Carniola di Gorizia Gradisca e Trieste». Capite? Per il Times Trieste è slovena.
      Signori della consulta vi si chiede un po' di azione e un po' di propaganda!
      10 luglio 1917.