(segue) Annessione
(4 maggio 1919)
[Inizio scritto]
(Censura)
perché procedono a una
pace separata
di ritenere «nulla» la pace stessa e di
effettuare l'annessione delle terre che sono nostre. Noi cominciamo a
credere che se l'Italia avesse decretato l'annessione
a quest'ora
sarebbe precipitosamente giunto a Roma l'invito di tornare a Parigi.
Crediamo ancora che l'idea dell'annessione non è più
respinta «in assoluto» dal Governo. Se non si procede
gli è
pensiamo
per preoccupazione d'ordine interno. Il
Governo sa perfettamente che annessione non significa affatto guerra
colla Jugoslavia
ma teme che nello spirito delle masse più
incolte
l'annessione sia interpretata come il preludio di una nuova
guerra
per cui vuol giungervi solo quando ogni altra via appaia
preclusa. Ora
bisogna convincere i buoni italiani
che il regno dei
Serbo-Croati-Sloveni può dichiararci la guerra e i giornali di
Zagabria
di Lubiana e di Belgrado ce l'hanno già dichiarata
ma non può farla. La Jugoslavia non può permettersi il
lusso di un'altra guerra (che per la Serbia sarebbe la quarta in meno
di otto anni) perché manca di tutto. Senza contare che
l'apertura delle ostilità contro di noi
sarebbe il segnale
d'attacco contro la Jugoslavia da parte di tedeschi
ungheresi
romeni
bulgari
albanesi
montenegrini. Né si deve escludere
— dato gli umori di Belgrado — una dichiarazione
platonica di guerra
anche se l'Italia scenderà ai compromessi
più indulgenti
poiché non bisogna dimenticare che
l'Assemblea Nazionale di Belgrado non ha rivendicato soltanto Spalato
o Zara
ma Pola
Trieste
Gorizia
Reisutta
Cividale
Tarcento
Gemona... Noi ci guardiamo bene dal dare consigli agli uomini che
possiedono i «dati»
e gli «elementi»
tutti della situazione; ci limitiamo soltanto a pensare che invece di
attendere l'invito di tornare a Parigi
il Governo d'Italia potrebbe
porre la Conferenza davanti all'aut aut: o il riconoscimento del
patto di Londra con Fiume
o il decreto d'annessione. Per non aver
torto come un assente
l'Italia non ha che una strada dinanzi a sé
e il popolo l'ha già tracciata.
(segue...)
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