(segue) Constatazioni
(9 maggio 1919)
[Inizio scritto]
Secondo. Queste novità
si possono riassumere sinteticamente così: Durante l'assenza
dell'Italia gli Alleati e gli Associati
si sono assolutamente
infischiati di noi
dei nostri interessi
dei nostri diritti
della
nostra vittoria e della nostra pace
sia nell'ordine territoriale
come nell'ordine economico e persino in quello proletario. Il
trattamento che ci è stato inflitto
ci accomuna al
Portogallo. Questo è... il blocco latino esistente. L'altro è
una frase. Nessuna meraviglia che la opinione pubblica italiana sia
attraversata da brividi di inquietudini e di delusione. La nostra
gloriosa vittoria
ha avuto un indomani grigio ed oscuro al tavolo
verde della nuova e già decrepita diplomazia.
A Parigi
durante quindici
giorni
si è lavorato senza di noi e contro di noi. Aggiungete
all'avversione palese degli Alleati
la deplorevole indecisione del
nostro Governo e troverete che le esaltazioni liriche della stampa
rinunciataria e responsabile in grandissima parte di quanto è
accaduto
sono strampalate.
Terzo. La Germania è
decisa a resistere. Non ci sarà un contraddittorio orale
ma
il contraddittorio scritto non potrà essere evitato. Se il
trattato di pace si compone di mille articoli
è assai
probabile che i delegati tedeschi contrapporranno mille osservazioni
e riserve e controproposte. È un lavoro questo
nel quale i
tedeschi eccellono. Il discorso del conte Randtzau non è
remissivo
soprattutto nella parte che riguarda le responsabilità.
Di più. A un certo momento
il vinto
a proposito del blocco
ha assunto la parte dell'accusatore.
Mettendosi sul terreno
wilsoniano la delegazione tedesca
ha qualche buona carta da giocare.
Ricordiamo la soluzione anti-storica
anti-liberale
che si vuole
imporre al problema dell'Austria tedesca.
Quarto. La novità
sorprendente è data dall'annuncio di un progetto di difensiva
militare fra America
Inghilterra
Francia. Si tratta di un progetto
che dovrà essere approvato dai parlamenti
ma il fatto che
tale progetto ci sia
è di una sintomaticità
eccezionale. È una palata di terra gettata sul cadavere
impagliato della Società delle Nazioni.
(segue...)
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